Immagine del logo: la scritta 'Giardinaggio per tutti' e il disegno di due rose una rossa 

									con sfumature rosa l'altra gialla con sfumature arancio. Le due rose hanno gambi verdi con sfumature marroni attorcigliati e 

									ricoperti di foglie e spine.
Venerdí, 3 Maggio 2024 8:36:52
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Crassula portulacea o Albero di giada

Classificazione:

Famiglia: Crassulaceae

Genere: Crassula

Specie: Crassula portulacea

Dati:

Origine: Sud Africa

Esposizione luminosa: piena luce

Temperatura ideale: da 10 a 30

Fioritura: in autunno e inverno. Colore dei fiori: rosa e bianco.



immagine pianta trovata
immagine pianta trovata
È una pianta originaria del Sud Africa, in particolare delle regioni del KwaZulu–Natal e del Capo. Ha un portamento ad alberello, in natura supera anche i 2 m di altezza.
Ha un fusto robusto con una corteccia color marrone argento con molte ramificazioni laterali. Le foglie si trovano sulle estremità dei rami più giovani, sono carnose di forma semiellittica, più precisamente la loro forma ricorda quella di una goccia. Hanno un colore verde scuro lucido, alcune lungo il bordo assumono un colore anche rossastro.
A partire dall'autunno e durante l'inverno sempre sulla sommità dei rami compaiono dei sottili steli che portano a grappolo dei piccoli fiori a forma di stella di varie tonalità dal rosa chiaro al bianco con cinque petali.
Il fusto e i rami più vecchi, anche se sono privi di foglie alla base, tendono ad emettere numerose piccole radici quasi a suggerire di moltiplicare la pianta tagliando i rami troppo lunghi ed interrandoli (magari dopo la fioritura a partire dalla tarda primavera fine maggio e giugno).
È una pianta facile da coltivare che non necessita di cure particolari. Predilige un'esposizione alla luce e cresce rapidamente se collocata su un terreno di torba misto a sassi e sabbia. Per mantenerla in salute va concimata in primavera e durante l'estate e ogni due o tre anni va rinvasata. Inoltre si può annaffiare liberamente durante l'estate mentre nel resto dell'anno in particolare in autunno ed inverno meglio sospendere le annaffiature.
È conosciuta anche con diversi nomi tra cui Crassula ovata, Crassula argentea o come Albero di giada ed è perfetta per essere trasformata in bonsai, in quanto è una pianta resistente e già per sua natura con un aspetto di alberello in miniatura. Inoltre le foglie sono abbastanza piccole e i rami più vecchi sono costituiti da una corteccia pittosto elastica, facilmente imbragabili con fili metallici secondo la forma desiderata.

Note:

Le foto presenti nella pagina ci sono state fornite da un nostro lettore, leggi i dettagli del post e sono di una pianta di circa 10 anni.

Terreno ideale:

È ricco di minerali in cui la composizione può essere un miscuglio di: terra 50%, sassi 10%, sabbia 40%.

Come moltiplicare questa pianta:

Per talea

La maggior parte degli arbusti e anche diverse piante grasse possono essere riprodotte da una singola foglia o interrando un rametto della pianta.
Per moltiplicare cespugli legnosi ed avere maggiori possibilità che il rametto o talea piantata attecchisca è necessario procedere in autunno o prima della ripresa vegetativa.
talee di ortensia interrate in un vaso Tenere sempre pronti alcuni vasetti riempiti di humus così se si pota una pianta che vi interessa moltiplicare, basta inserire i rametti nella torba già preparata.
Scegliere rametti senza biforcazioni e alti al massimo dai 10 ai 15 cm circa. Controllare che la sezione di taglio non sia obliqua, ma dritta. A questo punto conficcare le talee nella torba dei vasetti per non più di 3 cm, pigiando la terra circostante al rametto in modo che si compatti e vi aderisca bene. É necessario inumidire la torba e avere cura che anche nei mesi a venire rimanga sempre umida e a mezz'ombra. Dopo circa sei mesi le nuove piantine dovrebbero essere pronte, quindi si presenteranno cresciute, magari con qualche foglia in più o qualche rametto. Ho moltiplicato per talea: forsizia, deutzia, sicomoro, filadelfo, ortensia, gelsomino di S. Giuseppe e lavanda, funziona!
Allo stesso modo, ma a partire dalla primavera, si può procedere a moltiplicare piante con rami verdi; di sicuro successo sono garofani, geranei e crisantemi.
Per i rosai rampicanti invece va anche tenuto presente che il ramo con cui si vuole realizzare le talee deve avere il così detto piede, ossia non deve essere tagliato, ma strappato delicatamente conservando così una parte della corteccia del tronco principale.
Anche molte delle piante grasse presenti in commercio possono essere moltiplicate per talea nel periodo primavera – estate: ad esempio le Kalanchöe e quelle del genere opuntia.
talea fogliare Altre invece possono essere moltiplicate anche piantando o appoggiando sul terreno una singola foglia come sempre la Kalanchöe, la sansevieria e la saintpaulia.
Per salvare un cactus che presenti la base marcia si può asportare la parte sana e ripiantarla altrove.
Nel caso delle piante grasse il terreno da utilizzare per le talee sarà un miscuglio di terra e torba e non andrà tenuto costantemente umido.
In generale si possono moltiplicare per talea fogliare tutte quelle succulente costituite da un tronco centrale e da foglie carnose. É da tener presente però che più è piccola la talea piantata e più impiegherà a diventare grande per cui non so se in questo caso ne valga la pena.

Per propaggine e margotta

Questo metodo è più sicuro rispetto a quello per talea.
Va scelto un ramo sano, basso o che possibilmente già striscia sul terreno. Lo si lascia attaccato alla pianta madre, quindi si toglie superficialmente la corteccia per circa 0,5 cm2 sul lato inferiore a contatto con il suolo, infine lo si interra. Per tenere fermo il ramo sepolto lo si può bloccare ad esempio con un sasso.
Dopo 9 mesi, 1 anno circa il ramo dovrebbe avere messo radici. A questo punto basta separarlo dalla pianta madre con la sua zolla di terreno e ripiantarlo subito dove si desidera. Questo metodo funziona bene un pò con tutti gli arbusti o piante con corteccia . Io l'ho provato su: ortensia, rosmarino, salvia, gelsomino di S. Giuseppe, glicine, bignonia e rosai rampicanti e mi sono riempita il giardino.
La margotta utilizza lo stesso principio del metodo per propaggine solo che si applica su rami eretti. É necessario scalfire una piccola zona della corteccia superficiale del ramo sano scelto che poi sarà a contatto con l'humus. Va creata una sacca in nylon riempita di torba umida con cui si circonda tale ramo. A questo punto si può chiudere sopra e sotto la sacca con della rafia e controllare ogni due o tre giorni l'umidità della torba. Dopo circa un anno si dovrebbero essere formate le radici quindi basta asportare il ramo con le radici e piantarlo subito.
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